Nell’organizzare visite guidate presso musei e aree archeologiche, cerco sempre di far coincidere le visite che prevendono un biglietto d’ingresso piuttosto caro con la prima domenica del mese, perché da qualche mese è gratuita sia nei musei statali che in quelli comunali di Roma.
Tuttavia, mentre l’ingresso a musei e aree archeologiche della Soprintendenza (cioè statali) prevedono l’ingresso gratuito per tutti (così come i Musei Vaticani l’ultima domenica del mese), l’ingresso a musei e aree archeologiche della Sovrintendenza (cioè comunali) sono gratuiti la prima domenica del mese solo per coloro che risiedono a Roma (e devono dimostrarlo esibendo un documento di identità), proprio perché si tratta di musei/aree comunali.
Specifico questo per evitare a quanti leggeranno di cadere nell’equivoco in cui sono caduti i tanti che domenica scorsa hanno inultimente fatto la fila per entrare nei Musei Capitolini (comunali): una fila che alle 15.00 attraversava tutta la piazza (i più preferiscono infatti muoversi nel pomeriggio piuttosto che di mattina, dedicata soprattutto al riposo oppure alla messa).
La fila comunque è stata tutto sommato abbastanza scorrevole, ma la visita guidata è durata quasi 4 ore. I Musei Capitolini, infatti, comprendono 2 edifici (Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo) più il Tabularium sotto il Palazzo Senatorio. In particolare il Palazzo dei Conservatori è quello più grande e ricco di reperti archeologici (conservati al I e III piano) più una pinacoteca (al II piano). Tuttavia, nelle stesse sale in cui sono normalmente esposti i reperti è stata allestita una bellissima mostra, L’età dell’angoscia, dedicata alla crisi politico-sociale-religiosa del III secolo d.C., conosciuto come il secolo dell’anarchia militare). Questa mostra si dipana per tutto il I piano del Palazzo dei Conservatori, incluse le nuove sale aperte al pubblico.
Impossibile, dunque, anche a voler essere il più possibile sintetici, evitare una visita guidata che ha preso in sostanza buona parte del pomeriggio, in quanto ho illustrato i Musei Capitolini nella loro interezza: si parte dal Palazzo dei Conservatori (dove si acquista il biglietto e c’è anche il bookshop, il bar con la terrazza panoramica e soprattutto si ammira il Tempio di Giove Capitolino, la statua equestre di Marco Aurelio, la Venere Equilina e molto, molto altro ancora) per entrare nella Galleria Lapidaria, visitare il Tabularium col Tempio di Veiove e riemergere nel Palazzo Nuovo. Magari la prossima volta mi concentrerò solo sulla mostra o spezzerò la visita in più parti, cosa che ho deciso di fare d’ora in avanti con tutti quei musei e aree archeologiche che si rivelano troppo vasti o ricchi per esaurirli in un paio d’ore.
E ora, le foto che la bravissima Antonella Zanatta – che ringrazio sentitamente – ha scattato per noi durante la visita:
Visita bellissima, come sempre! Antonella ha scattato delle foto splendide!
Grazie mille! Antonella diventa infatti sempre più brava!